Muffa e archivi: come intervenire

Muffa e archivi

Muffa e archivi è un binomio che non va mai d’accordo, eppure spesso si trovano insieme.

La  muffa può essere facilmente trovata nelle collezioni archivistiche che sono conservate in posti umidi. E’ un problema comune, ma non tutta la muffa sospetta è davvero muffa. Sporco, macchie e ruggine spesso fanno suonare un falso allarme.

Libri e documenti diventano facile bersaglio di spore e muffe, se si trovano in luoghi con elevati tassi di umidità, che possono essere provocati da diverse cause: cattivo isolamento dell’ambiente o danni da acqua, come infiltrazioni nei muri e ripristini post-allagamento eseguiti con superficialità. 

Come poter stabilire se è muffa, soprattutto quando la muffa ha colori diversi? 

La muffa è un organismo, quindi ne va verificata la crescita e cercati segni di una possibile fonte di nutrimento, come parti bagnate del documento. La superficie della muffa è morbida e lanuginosa, se è attiva sarà umida, se quiescente sarà asciutta, a volte invisibile.

Le macchie sono dovute alla presenza di colonie mature, poiché questo organismo espelle scarti. Il colore (rosso, verde, viola o nero) e la forma possono variare e dipendere da fattori differenti, come ad esempio, la fonte di nutrimento. 

Qual è la soluzione per combattere la muffa?

La soluzione ideale è la prevenzione, da effettuare con il controllo dell’umidità.

In caso di danno già presente è importante ripristinare gli ambienti alle condizioni ottimali, attraverso pulizia e disinfezione, e prendendo misure adeguate per l’ambiente e le collezioni conservate, affinché si impedisca il riformarsi di muffe e funghi. 

Per libri, documenti e supporti intaccati, la soluzione è evitare il fai-da-te e rivolgersi ad esperti di restauro, che interverranno con tecniche e prodotti idonei. 

Cosa fare se si scoprono macchie di muffa?

La muffa è tossica e pericolosa per la salute, quindi è fondamentale non toccarla a mani nude, ma usare dei guanti e mascherine in sua prossimità.

Nell’immediato, bisogna isolare i materiali intaccati e trasferirli in ambienti secchi, assicurandosi che ci sia ventilazione. 

Appena si nota la presenza di macchie, o si avverte il tipico odore di muffa, sintomo di un attacco biologico in corso, bisogna intervenire con rapidità e chiamare degli esperti. 

Foto: Preservation Programs – U.S. National Archives

 

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