OpenGLAM per l’accesso libero ai Beni Culturali

GLAM è un acronimo che sta per Galleries, Libraries, Archives e Museums. Ma cosa si intende con GLAM? E’ l’idea che queste istituzioni la cui missione è conservare i tesori della cultura beneficeranno dal rendere queste risorse disponibili su larga scala. L’idea del GLAM può essere illustrata da due iniziative, OpenGLAM e GLAM-Wiki.

OpenGLAM

OpenGlam è un’iniziativa della Open Knowledge Foundation mirata alla promozione dell’accesso libero alle risorse digitali in possesso di gallerie, biblioteche, archivi e musei. 

A prima vista, potrebbe sembrare che gli scopi e i modelli economici di archivi e musei siano differenti. Mentre archivi e biblioteche solitamente condividono gratuitamente le loro risorse, anche se coperte da diritti d’autore, le gallerie e i musei spesso chiedono di pagare un biglietto per l’accesso a oggetti originali, il cui copyright è da tempo scaduto. In realtà, grazie al fenomenale avanzamento della rivoluzione digitale, entrambe dovranno adattarsi all’accesso libero. OpenGLAM è un’organizzazione che cerca ci facilitare questa transizione. 

Il problema della Lattaia di Vermeer è un eccellente esempio di come un cambio di mentalità sia necessario e non dannoso. Nel settembre 2013 il numero di beni culturali resi accessibili in formato digitale attraverso Europeana, la piattaforma europea per la cultura digitalizzata, ha superato i 20 milioni. 

openglam

La Lattaia fa parte della collezione del Rijksmuseum di Amsterdam. Il museo aveva trovato più di 10.000 copie dell’immagine su Internet, per la maggior parte di bassa qualità e con colori distorti (con predominanza di giallo). I visitatori del museo non potevano credere che l’originale sembrasse così diverso e credevano che le cartoline in vendita al museo non fossero fedeli riproduzioni dell’originale. Il museo ha così deciso di rendere accessibili a tutti copie digitali ad alta risoluzione del quadro, specificando che “Dare libero accesso alle nostre opere è la migliore difesa contro il problema della Lattaia Gialla”.

Nell’articolo The Problem of the Yellow Milkmaid – A Business Model Perspective on Open Metadata, gli autori scrivono:

“La conclusione […] è che i benefici della condivisione libera e della distribuzione aperta superano i rischi. Nella maggioranza dei casi, i vantaggi dell’incremento di visibilità si vedranno in tempi brevi. In altri casi, per esempio dove è presente il rischio di perdita di guadagno, i vantaggi appariranno sulla lunga distanza e bisognerà trovare delle soluzioni da applicare a breve. Tutto questo richiede un cambio di mentalità da parte di tutti, coraggio per affrontare i rischi e un forte impegno da parte del settore dei beni culturali, per permettere alla società di realizzare quale grande valore rappresenti l’eredità culturale che è conservata nelle istituzioni pubbliche”

GLAM-Wiki

GLAM-Wiki è un’iniziativa che punta ad aiutare le istituzioni culturali a condividere le loro risorse attraverso collaborazioni importanti ed editor di Wikipedia. Questa cooperazione rappresenta un’opportunità enorme per i custodi del nostro patrimonio culturale che cercano nuovo pubblico.

GLAM-Wiki raggiunge i suoi obiettivi attraverso diversi progetti, inclusi:

  • Collaborazioni con le istituzioni del GLAM che mettono a dispozione le loro risorse elettroniche su Wikipedia
  • Wikiprojects: programmi specifici per argomenti o organizzazioni, con lo scopo di aumentare la partecipazione delle istituzioni su Wikipedia
  • Wikipedian-in-Residence: programmi in cui un editor intorno di Wikipedia serve da tramite tra l’organizzazione e la comunità di Wikipedia e lavora insieme allo staff sulla digitalizzazione delle risorse
  • GLAM Wiki Outreach: un programma per supportare le iniziative del GLAM e di aiuto per le istituzioni che hanno intrapreso un’affiliazione on Wikipedia

L’era di Internet ha portato un cambiamento significativo nel modo in cui le risorse culturali vengono utilizzate, basta pensare al significativo aumento di pubblico da tutto il mondo. Concepire la gestione dei beni culturali e delle istituzioni preposte per conservarli nello stesso modo dell’era pre-internet è dannoso per tutti. La collaborazione fra il mondo delle nuove tecnologie e il settore dei beni culturali è necessaria per la valorizzazione e la conservazione di immensi patrimoni artistici.

Articolo originale: http://www.pilsudski.org/portal/en/news-and-events/blog/476-czy-jeste-glam

 

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